Non è che sia comparabile come storia, però è una scusa per buttarvi là due letture che io ho molto amato grazie alla professoressa di inglese del liceo. Una donna particolarissima, introversa, ma dalla cultura immensa. Odiava insegnare grammatica ma le lezioni di letteratura, qualsiasi letteratura, erano cose epiche. Io non avrei cavato un ragno dal buco ma lei, come sviscerava lei i poemi di Wordsworth, Coleridge, i romanzi di Virginia Woolfe, D.H.Lawrence, E.M.Forster… parliamone.
E infine Fred Uhlman con “Reunion”, ovvero “L’amico ritrovato“. E infine Giorgio Bassani con “Il giardino dei Finzi-Contini“. Due romanzi diversi sull’amicizia e sui rapporti giovanili ai tempi delle leggi razziali, in Germania e in Italia a Ferrara, tra ebrei e non ebrei. La riscoperta dell’antica amicizia, dopo decenni di distacco.
Per certi versi, anche in “Camera con vista” (A room with a view) di E.M.Forster ci vedo delle scoperte dell’altro e delle riscoperte di sé interessanti, anche se i temi tracciati dall’autore sono preferibilmente altri.
Prendeteli in considerazione, leggeteli, perché sono scorrevoli, non sono nemmeno “grossi”.
Credo di averne parlato, negli anni, di questa mia SorellAmica. E’ stata una delle primissime persone che ho conosciuto il 3 novembre 1999, quando sono arrivata a Mari&Monti. Le mie coinquiline avevano organizzato una cena con tanti amici e compagni di università (si trattatava, di fatto, di gruppo cattointegralista noto, ma tralasciamo: c’erano anche altre persone) e fatalità sono arrivata quel giorno. SorellAmica me la sono trovata seduta accanto ed è stata amicizia immediata. E’ stato uno dei rapporti più veri che ho avuto. Di quelli per cui non senti la necessità di nasconderti, ti mostri nuda come sei, senza bisogno di veli. Solo che poi, 12 anni fa (quasi precisi, mese più – mese meno) è successo un patatrac colossale, con un bruttissimo distacco e un mai più vedersi. Ricordo vividamente quelle giornate, il caldo, l’eLicranie, la delusione, l’incredulità, certe frasi… Fu una delle mie più grandi delusioni, orribile.
Dopo anni si rifece viva col cuore in mano, immaginando che non avrei risposto, nemmeno se a distanza. Invece risposi, serenamente, ma assolutamente non pronta a farla rientrare nella mia vita. E’ stata dura, mi è sempre mancata particolarmente, ma certe cose ti segnano nel profondo anche quando hai perdonato, ammesso che ci fosse ancora qualcosa da perdonare, anche quando le riconosci esplicitamente tutto l’affetto che sentivi da lei per te e viceversa. Lei capì.
Un mese fa sono incappata in una sua traccia e le ho lasciato un commentino. Mi ha riconosciuta subito. Ci siamo annusate poco, ci siamo riabbracciate presto. Non sembra nemmeno che siano passati 12 anni. E’ successo di tutto in questi 12 anni, da ambo le parti, ma… non sembra cambiato nulla.
Ho commentato mettendo inconsciamente in conto il fatto che avrebbe potuto non rispondermi. Ma l’ha fatto.
Mamma ha commentato solo con un “era ora” e con un commento che lasciava intuire che le piaceva la nostra amicizia. Mi ha sorpresa, per quel poco che può ricordare di quella persona e di quei tempi e di quella amicizia.
Avevo messo in conto che avrebbe potuto non rispondermi, ma in fondo la medaglietta con la citazione che avevo scelto, me l’avevano regalata lei e la sua mamma. Quella citazione per cui la reciprocità c’è.
Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m’abbandona.
Amore non permette a chi è veramente amato di non ricambiare.
E’ stato una riscoperta, un ritrovare uno degli abbracci più avvolgenti e semplici che posso avere.
Un cammino da riprendere insieme e costruire insieme. Emozionate, impaurite, desiderose.
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