Michele, nel precedente post, mi lancia di fatto una sfida: “Vuoi insegnarci il Tedesco?”
A me il tedesco piace, in più adoro la grammatica per cui mi si invita a nozze… Siete proprio sicuri?
Innanzitutto una precisazione:
so più o meno da dove potrei partire ma non so dove arriverei, sarebbe -sostanzialmente- un percorso tutto da scrivere insieme.
Il tedesco secondo me:
essendo cresciuta con il tedesco nell’orecchio, sicuramente io ho una mia percezione emotiva di questa lingua, che tanti relegano a lingua fredda e difficile. Io, che amo le cose con una loro logica o per lo meno con una certa qual logica pur nella loro illogicità, credo che il tedesco in realtà sia più di questo, molto più di questo.
Innanzitutto, se ben pronunciato (ma qui sta tanto alla voglia di scimmiottarlo da parte del parlante: scimmiottare i madrelingua può essere imbarazzante per qualcuno ma è il modo migliore per imparare una lingua; soprattutto all’inizio esageri ed esasperi i suoni e poi piano piano capisci come ridimensionarli) è una lingua scorrevole e fluida. Certo non come il francese, ma le sequenze di suoni sono -a mio avviso- meno particolari.
Poi, il tedesco è un puzzle della Ravensburger con tutti i pezzi numerati e tagliati uno ad uno (tra l’altro: se perdi un pezzetto, puoi riuscire a comprare solo quello dalla fabbrica. Impressionante!) e non facilmente interscambiabili come altri puzzle di sottomarchissima. Eppure hai molta libertà di manipolazione e gioco delle parole, perché se non sai come dire una cosa, te la puoi inventare mettendo insieme le parole che conosci. In più, e non è poco, i tedeschi non fanno finta di non capire come fanno invece molti francesi (mi perdonino i parigini ma la mia ed altrui esperienza insegna che spesso si fa finta di non capire. E non si può nemmeno cercar aiuto nell’inglese perché è un affronto)…
In tutto questo ammetto che ci sono molte regole ma al contrario dell’inglese che ha 5 regole e mille eccezioni con sottoeccezioni (che io quasi reputo “a casaccio”… ma la Fede sicuramente mi contraddice e mi mette di fronte alla realtà delle cose -la facilità dell’inglese- che non voglio accettare) , il tedesco ha un buon numero di regole, un po’ di eccezioni ma anche le eccezioni hanno una logica stringente.
Se, quindi, siete proprio convinti e soprattutto c’è qualcuno di interessato, si può far partire il “corso di tedesco per sloggati” (o gli troviamo un nome più ludico). Altrimenti torno a dormire ah no cavoli mi tocca andare a lavorare…
Tschüss!
[Deutsche Zusammenfassung:
Deutschkurs fuer Ausgeloggte…?
Im vorigen Post hat mich Michele herausgefordert: “Willst du uns Deutsch lehren?”. Das passiert, eben, weil ich eine ganze Vorstellung auf Deutsch geschrieben habe. Ohne italienische Zusammenfassung. Das ist eigentlich der Hintergrund.
Ich liebe die deutsche Sprache, dazu mag ich Grammatik so sehr: es waere einfach eine ganz schoene Aufforderung!
(Auf Italienisch haette ich was Lustigeres gesagt: wenn man aufgefordert ist, etwas zu tun, das man eigentlich mag, wuerde man sagen, “man laedt mich zur Hochzeit ein”. Gibt es sowas auch auf Deutsch?)
Zuerst eine Vor-Bestimmung:
mehr oder weniger weiss ich, wie ich anfangen kann, aber ich habe ueberhaupt keine Ahnung, wie es dann weiter gehen koennte. Im Grunge genommen waere es ein Weg, den wir zusammen schreiben wuerden.
Deutsch nach mir:
ich bin mit der deutchen Sprache im Ohr aufgewachsen und es ist mir klar, diesbezueglich habe ich eine emotionale Wahrnehmung. Ich bin der Meinung, Deutsch ist nicht so kalt und schwer, wie man denkt. Dazu ist die Sprache so logisch auch in den Ausnahmen.
Man sollte, wenn man Sprache lernt, die Sprachmuttler nachahmen. Man fuehlt sich sicher total bloed, aber man faengt zuerst an Uebertreibung, um am Ende das ganze gut wieder an zu passen.
Danach ist Deutsch wie ein Puzzle: alles hat seine Ordnung aber man kann trotzdem mit den Worten schoen spielen, und neue Worte schaffen, falls man eins nicht kennt. Wichtig ist auch, dass Deutsche nicht verstellen nicht, dir nicht zu verstehen, wie oft Franzosen es tun. (meistens haben Freunde und ich solche Erfahrung in Paris gemacht).
Was ich noch fantastisch schaetze: Deutsch hat viele logische Regeln, hat auch eine Menge Ausnahmen, die aber auch ganz logisch sind.
Also, wenn jemand sich traut und einverstanden ist, koennte man den “Deutschkurs fuer Ausgeloggte” anfangen…
Ciao!]
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